Una volta prima di ogni partenza scrivevo note di ringraziamento chilometriche senza né capo né coda. E i più maliziosi potrebbero dire “e ora che stai facendo?”.
Beh in effetti la differenza non è molta. Però siamo arrivati al giorno prima della partenza.
È un giorno particolare, perchè cerchi di mettere in fila tutto quello che hai o non hai per qualcosa di nuovo, qualcosa che non sai, qualcosa che però non vedi l’ora che arrivi.
Un po’ sai quello che lasci, ma non sai quello che troverai lì, e un po’ non sai quello che troverai ad aspettarti al ritorno. Però si torna, carichi e (un po’ più) pronti per quello che ti aspetta dopo, finita l’estate, quando decidi di far venire tutti i nodi al pettine.
Alla fine è solo una settimana, non è dall’altra parte del mondo. Però il giorno prima della partenza esiste sempre per tutti.
Ed è sempre qualcosa di diverso da respirare tutto d’un fiato.
Buon viaggio. E Buon ritorno.
L’imbarazzante bilico fra eccitazione e paura creato dalla stessa cosa: una partenza