I mesi passano, così come le stagioni (anche se pare che l’inverno ogni tanto ritorni, visto che ho visto la neve ieri). E così come il congresso, oramai siamo agli sgoccioli.
Questo non è un appello al voto, oramai ciascuno ha fatto le proprie scelte, si è speso come riteneva opportuno, chi più e chi meno.
I sassi dalle scarpe verranno tolti dopo. Oggi è la giornata nella quale ci si prepara, si ragiona su quanto fatto, se “si poteva fare di più” oppure “non si è fatto abbastanza”. Non lo so.
Ho scelto di espormi, dall’inizio, per un candidato, quello che incarna secondo me la miglior possibilità di sopravvivenza per il Partito Democratico, non so se i fatti mi daranno ragione oppure no.
Un “vecchio compagno” (ha solo qualche anno più di me) mi ha detto che “quando ci si espone si diventa grandi”. Aveva ragione, se ne prendono di più quando ci si espone, ma se ne danno di più anche. L’importante è accettare le conseguenze della proprie scelte.
Un grazie a chi ha scelto di sostenere con me queste scelte. Domani sarà il giorno decisivo, un ultimo sforzo. Ma intanto, buon voto e buon lavoro a tutti i volontari che saranno ai seggi domani.