Avanti, Insieme

L’avevo scritto in un mio post. È il giorno dopo le primarie, è il Primo Maggio. Qualcuno ha fatto ironia dicendo “forse hai sbagliato titolo, non è la mozione giusta!”. Ma oggi più che mai ne sono convinto, oggi è il giorno più importante per il PD, almeno da dopo il 4 dicembre.

Si possono sparare tutti i numeri che volete, ma con 2 milioni e passa di votanti, in un quadro di disaffezione per la partecipazione, è un qualcosa che solamente la comunità del e nel Partito Democratico oggi in Italia può fare. Chi non ha una comunità viva non può capire cosa significa stare ai seggi, lavorare spalla a spalla con persone che condividono molto di più di una tessera di partito.
Il risultato parla da sè: pesante, oltre ogni previsione. E sinceramente non me lo sarei aspettato all’inizio della Campagna Congressuale, un po’ di più nell’ultima settimana. Bisogna riuscire a scaldare il cuore, non solo delle persone che sono iscritte al tuo partito, ma anche di chi ti guarda come interlocutore. È questo che davvero ha fatto la differenza tra Renzi e Orlando, tra Renzi ed Emiliano. Anche tra Renzi e Renzi, perchè tra prima e dopo c’è differenza, e tanta. C’è partito, ci sono isitituzioni, ci sono politiche, c’è Politica.

E ci sono le Primarie. E quando persone al seggio ti dicono “Io voto il PD perchè se ci sono persone come te vuol dire che qualcosa può cambiare”, “Sono con te, vai avanti”, “Grazie a tutti voi che siete qui in questa giornata” capisci che non è solo politica, è molto di più. È qualcosa che hai dentro, e che vale di più di una vita intera. Ed è con questo spirito che rappresenterò in Assemblea Nazionale il mio circolo, la bassa comasca, la mia provincia, i GD, tutte le persone che di me si sono fidate e hanno votato la mozione “Avanti, Insieme”.

E i ringraziamenti vanno a tutte queste persone.
A chi ha scelto di sostenermi e sostenerci venendo a votare,
Al mio circolo di Turate e Rovello, che ha permesso di ottenere un gran risultato,
Ai Giovani Democratici, palestra di vita dove tutta la mia generazione dentro il PD si è fatta le ossa.
Ai miei genitori, che mi sopportano e sopportano il non vedermi mai per giornate intere se non a tarda notte.
E a chi, il 2 giugno 2012 mi ha incontrato e mi ha permesso di entrare nella comunità del Partito Democratico.

Avanti, insieme.