“Adesso portami a casa che mi spaventa l’inverno e le gambe stanno cedendo
non vedi che ho troppo freddo
Marlena portami a casa che il tuo sorriso è stupendo
ma sai se adesso ti perdo non vedo neanche più un metro”
Alcuni dicono che di musica non ne capisco nulla (e probabilmente a ragione), e altri dicono dicono lo stesso sulla poesia (seppur mi diverta a scrivere può darsi che pure questo sia vero). Ma in questo primo album dei Maneskin “Il ballo della vita” ho trovato una scarica di musica e poesia come non mi capitava da tempo.
Tante piccole perle di una stessa collana. Generi che si mischiano. Ma soprattutto emozioni che si incrociano con le note che la voce “rasposa” di Damiano David sparano dritte nelle orecchie e nel cuore (e hanno questo enorme talento, con in media 10 anni meno di me).
Da sentire, in quelle nottate piovose nelle quali si ha voglia di malinconia. Nelle quali non si capisce se Marlena è vera oppure è solamente un sogno che abbiamo tutti noi.
E oltre ai pezzi più famosi come “Morirò da Re” o la meravigliosa “Torna a Casa”, consiglio vivamente “Le parole lontane”. Qui un assaggio. Buon ascolto e buona notte.