Ma cosa vi aspettavate?

No ma, siete seri? Cioè il mondo capisce solamente ora che Facebook e tutti i social network hanno basato la propria ricchezza sulla rivendita dei nostri dati?

I dati profilati sono una delle cose che oggigiorno vale di più, intere società di marketing li usano per costruire offerte commerciali ad hoc per ciascuno di noi (ma guarda, su Facebook compaiono le pubblicità delle nostre ultime ricerche…che caso toh). Ma non solo, sulla base di questi dati vengono costruiti interi programmi, segmenti di mercato, vengono sviluppate nuove tecnologie.

Fino a qualche annetto fa poteva essere complesso ottenerli in quanto non esistevano dei contenitori comuni in grado di collezionarli, oggi no invece, esistono questi contenitori. E il bello è che siamo noi stessi a fornirli, con i nostri like, le nostre condivisioni, i nostri profili. Ogni gesto sui social dice chi siamo, oppure potrebbe dire come vogliamo apparire.

Non mi stancherò mai di ripeterlo che anche i social network, per essere usati correttamente, necessitano una vera e propria educazione nel loro utilizzo, educazione e successiva consapevolezza delle conseguenze di ogni singola azione. E se volete posso aumentare ancora di più la psicosi: Facebook possiede anche Instagram e soprattutto Whatsapp. E non a caso…tutti e tre condividono le “storie”. Toh, va che caso (e non sono un complottaro, non lo sono mai stato).

Deep web, cloud, intelligenze artificiali, big data non sono solamente immagini da film di fantascienza. Esistono, e sono più reali di quanto si possa pensare. E dicono di noi più di quanto si possa immaginare. È tutto lì (e non sono complottaro ripeto).

Davvero, di cosa vi meravigliate? Mi viene in mente, in un contesto di social, questa canzone di Moby di qualche mese fa. Ascoltatela