Silenzio. Si riparte.

È notte fonda e come spesso accade sono ancora al computer. Ascolto ancora un po’ di musica, e mi fa strano vedere le mie canzoni dei 17-18 anni nella playlist “Reggaeton Classic”. Il tempo piano piano passa…non solo i minuti notturni. Mi accompagna il buon profumo di un toscano. Un ammezzato italiano, i caraibici li tengo per capodanno.

E senza rendermene conto è il 30 dicembre, giornata da vivere di corsa per la spesa della cena di San Silvestro. E una riga bisogna tirarla a fine anno, non si sa se a fine della somma oppure sopra molte cose. E iniziare il 2018.

In questi giorni mi sono riposato molto, ho svuotato la testa come non mai e mi sono divertito a strimpellare con i miei aggeggi musicali (un giorno farò un bel post sulla mia collezione di strumenti)… il gran finale arriverà forse domani di tutti questi esercizi (e non so ancora come facciano i miei vicini a sopportarmi, visto che le mie stonature sembrano la tromba di un transatlantico).

Già, perchè quando inizia un anno ci si carica sempre di aspettative, ma a volte è già così carico di fatti che ti senti un po’ su un ponte sospeso sopra un dirupo: dall’altra parte c’è tutto quanto…sta in te continuare ad attraversarlo. D’altronde, il millennio diventa maggiorenne, non può che essere così.

È stato uno degli anni più “stancanti” anche dal punto di vista fisico, non solo mentale. Ne ho vissute tante e altrettante ne avrei volute vivere. E alcune non le ho mai nemmeno potute vivere e sono rimaste lì nei cassetti dei “se”. Ma è la vita…ed è meglio aver vissuto tutto il possibile che crogiolarsi nel rimpianto. È la vita, bellezza. Le emozioni e le sensazioni nemmeno riesco a contarle, dall’inizio come alla fine di questo 2017.

E prima di dormire rifletto su tutto. L’albero di Natale è oramai spento, forse lo accenderò un’ultima volta la sera della “Befana”. E vi auguro un buon 2018, ricco di ogni cosa desideriate…perchè basta puntare “oltre l’orizzonte” per avere “tutto quanto”.

La playlist è cambiata, ora c’è Baglioni. E mi sono divertito a sfoggiare l’animo del poeta, chi mi conosce saprà fare la parafrasi.

Buona notte. Silenzio. Si riparte.