Una Festa è fatta di persone.

No, non è solo una Festa. È una faticata, uno “smaronamento” da tirare in piedi. È un’incazzatura dietro l’altra. È uno stress unico. È una dormita in macchina per sorvegliare l’area.

20160902_23251320160904_23293120160902_215333

 
 
 
 
 
 
 
 
“Le Feste dell’Unità non servono a nulla”. No non è vero. Questo lo dice chi non ha mai servito un piatto o, se l’ha fatto, l’ha fatto solo per autocelebrazione.

Una Festa dell’Unità è fatta di persone. Persone che partecipano ai dibattiti, persone che si conoscono e non si vedono da tempo e si reincontrano dopo tempo.

IMG-20160904-WA0017Una Festa dell’Unità è fatta dai dibattiti, altrimenti non ha senso chiamarla così, e sarebbe una festa di paese come tante. Dibattiti dove si creano le basi per le azioni e le tematiche dell’anno che sta per riprendere.

Una Festa dell’Unità è fatta dai volontari. E sono loro il tassello principale, senza il quale non esisterebbe la Festa stessa. Una Festa dell’Unità senza i volontari non può esserci. Certo, ci possono essere forme moderne, ma i volontari sono la vera e sola spina dorsale.20160903_200531

E tutto questo può esserci solo se c’è una cosa: armonia. Armonia tra le persone che
lavorano, tra le persone che partecipano, tra le persone che nella Festa ci “vivono”.

Quest’anno è stato l’anno delle Feste per me. La Festa Regionale GD a Luglio, fino a due giorni fa la Festa dell’Unità della Bassa che ho vissuto in modo più intenso con tutti i compagni della zona. E non è finita, tra un paio di giorni farò un salto alla Festa Nazionale Ambiente. Perchè appunto, le Feste dell’Unità sono fatte di persone perchè in quella comunità, con i suoi difetti, ci credo ancora.